MONEGLIA - Regione LIGURIA Gusta il Blu - Itinerari Enogastronomici e Turistici di Qualità

LIGURIA
itinerari ENOGASTRONOMICI e TURISTICI di qualità
Vai ai contenuti

MONEGLIA

Comuni e Mappe > Comuni della Regione Liguria
Ufficio Turistico
Corso Libero Longhi, 32
16030 Moneglia (GE)
Italy
Tel.: +(39) 0185.490576
Fax: +(39) 0185.490576
www.prolocomoneglia.it
info@prolocomoneglia.it
Referente
Elisa VINZONI
Tel.: +(39) 0185.490830
segreteria@comune.moneglia.ge.it

s.l.m. m.4.00

44° 14′ 19.03″ N

9° 29′ 24.99″ E

MUNICIPIO
Corso Libero Longhi, 25
16030 Moneglia (GE)
Italy
Tel.: +(39) 0185.490811
Fax: +(39) 0185.491335
www.comune.moneglia.ge.it
comune.moneglia.ge@legalmail.it
Eventi
Orange Tour

La ricerca non ha prodotto nessun risultato

Strutture ricettive

La ricerca non ha prodotto nessun risultato

Ticket

La ricerca non ha prodotto nessun risultato

Mappa "Moneglia"

NOTIZIE

Una bellezza composta. Questa è la prima immagine che Moneglia offre a chi arriva. Immagine e sensanzioni destinate a rafforzarsi man mano che se ne vivono il clima, l'atmosfera. Abbracciata da un arco di erti monti boscosi, Moneglia sembra impersonare il modello ideale di borgo marinaro raccolto in una insenatura tranquilla. Una volta giunti qui si rimane affascinati dalle spiagge sabbiose così rare in Liguria: l’eccellenza in ambito balneare è confermata dalla Bandiera Blu, prestigioso riconoscimento che il comune di Moneglia ottiene ininterrottamente dal 1990. Conclusa la giornata sull’arenile non si può non visitare il borgo, che mantiene il caratteristico impianto lineare, con gli stretti carrugi paralleli alla linea di costa e i portali in ardesia a decorare gli ingressi. Le sue colline sono l'ideale per passeggiate nel verde, anche in mountain-bike o a cavallo. Magnifici sono il balcone panoramico sul golfo di Moneglia della frazione Lemeglio e la cornice del Bracco, raggiungibili anche con i mezzi pubblici. L'invidiabile posizione permette di godere di uno scorcio unico sull’intera conca verde del golfo ligure, che nelle giornate più terse arriva a comprendere i rilievi della Corsica.E' il punto ideale di partenza per visitare Genova con l'Acquario e i suoi monumenti, l'entroterra e le valli del biologico; per le escursioni alla Cinque Terre. LE FRAZIONI San Saturnino San Saturnino si presenta al visitatore come un intreccio di viuzze e scalinate in pietra arenaria su cui si affacciano pittoresche case in pietra e ardesia o strette costruzioni, che si sviluppano su più piani, dalle facciate rosa e giallo tipiche della tradizione architettonica ligure. Fulcro del paesino è la chiesa Parrocchiale che troviamo nell’estremità inferiore della frazione.Non si hanno dati precisi circa la costruzione e la pianta della chiesa originaria ma si sa che era a due navate e che fu in parte distrutta dal crollo del campanile, colpito da un fulmine, e, riedificata conservando solo l’antico coro, fu ultimata nel 1800. La struttura finale della chiesa è ad un’unica navata centrale arricchita da quattro cappelle mezzo incavate. In una di queste si venera la Santissima Vergine del Rosario, la cui statua appartiene alla scuola del Maragliano. Di grande bellezza sono gli scanni in noce del coro, dono del Cardinale Clemente Dolera alla popolazione monegliese. Bracco Il Bracco si presenta al visitatore come tre lunghe scie di case dalle facciate in pietra arenaria oppure dipinte in rosa e giallo tipiche della tradizione ligure, collegate tra loro da strette scalinate . Nel punto più alto del paese troviamo la seicentesca cappella di San Rocco con il suo sagrato in ardesia da dove si può godere di un panorama mozzafiato sul golfo monegliese Per l’asperità del suo territorio e la presenza di quest’importante via di comunicazione la zona del Bracco è stata per lungo tempo infestata dai briganti.Sia ai tempi della diligenza sia in epoca più recente, sono molte le personalità che sostarono e alloggiarono al Bracco, in particolare alla secolare locanda “Davidin”. Tra questi possiamo ricordare Luca Cambiaso , l’imperatore d’Austria Giuseppe II, Napoleone Bonaparte durante la campagna d’Italia, Papa Pio VII, Giuseppe Garibaldi, Giuseppe Mazzini, Re Vittorio Emanuele II, la Regina Elena e Guglielmo Marconi.Il famoso librettista Felice Romani, cittadino onorario di Moneglia, spesso saliva su queste alture per trarne ispirazione. Lemeglio La posizione assolutamente invidiabile del paesino ha contribuito, nel tempo, a rendere questo piccolo paradiso, tra cielo e mare, un rifugio per molti turisti. Le case, tipicamente liguri, si raccolgono tutte intorno alla chiesa di Santa Maria Assunta che sorge sulla sommità di un’ampia scalinata scavata nella roccia e la facciata denota i caratteri tipici del gotico ligure, con paramento a fasce alternate in marmo bianche e nere. Questa è una costruzione assai piccola ( m 16,5x m 10), divisa da tre navate mediante un solo pilastro per lato. Anticamente aveva quattro altari ora ridotti a tre. Il campanile è provvisto di sole due campane una delle quali porta la data del 1350 e l’incisione “Ave Maria”. Da segnalare un’opera del Procaccino raffigurante San Carlo. Dal paese è possibile raggiungere gli scavi archeologici di Monte San Nicolao. Questa zona in epoca medioevale, era crocevia di importanti vie di comunicazione, comprese le famose “Via Francigena” e “Via Romea”; e per questo era necessaria la presenza di strutture di accoglienza per viandanti e pellegrini: gli hospitalia. Uno di questi era l’Hospitale de Petre Colicis, oggi identificabile con Monte San Nicolao. Vicino a questo albergo, le indagini archeologiche hanno portato alla luce una chiesa romanica, dalla planimetria a forma di croce latina con tre absidi semicircolari e delle sepolture. S.Lorenzo L’edificio è molto semplice e sia la chiesa sia il campanile, dove rimane ben visibile la costruzione originaria, sono in pietre quadre. E’ tradizione che la prima chiesetta di S.Lorenzo, risalente all’epoca tardo romana, sia stata distrutta da Rotari, re dei Longobardi, intorno al 641-642. Ricostruita, venne nuovamente distrutta dal Barbarossa nel 1190. Sulle sue fondamenta venne edificata l’attuale chiesa. Sappiamo che la costruzione venne completata prima del 1224 grazie ad un atto stipulato in quell’ anno nel castello di Monleone e in cui veniva citata la località Chiesa Nuova, ad ecclesiam novam, confinante con il cimitero di S. Lorenzo.Nel 1568 la chiesetta venne fatta restaurare, a sue spese, dal Cardinale Clemente Dolera . Nel 1741 Chiesanuova compare nell’indice di tutti i luoghi formanti il capitanato di Levanto compilato dal brigadiere del genio della Repubblica di Genova e cartografo Matteo Vinzoni.La tradizione riporta che nell’antichissimo obitorio trovassero riposo anche defunti delle comunità di Casarza Ligure e Castiglione. Legata al folclore popolare è la leggenda che vuole un grande tesoro nascosto alla sinistra della chiesa. STORIA E CULTURA Il borgo – riporta una cronaca del 1537 - fu chiamato “Monilia” in latino, che vuol dire gioielli preziosi per cagione dei fruttiferi e ameni colli” circostanti. Il termine monilia si riferisce dunque alla ricchezza della vegetazione, i cui frutti sono paragonati a gioielli. La Storia IV sec., in una mappa stradale dell’Impero Romano, la Tavola Peutingeriana conservata alla Biblioteca Nazionale di Vienna, è citata la località ad Monilia, di certo esistente già ai tempi di Cesare Augusto, come rileva una carta custodita ai Musei Vaticani. 1051, i terrazzamenti a ulivo sono già diffusi nella zona di Moneglia, come mostra la donazione di alcuni uliveti fatta dal marchese Alberto al monastero di San Venerio. 1176, probabile costruzione del castello di Villafranca, per opera della Repubblica di Genova che contendeva il territorio ai Malaspina. 1290, sono poste sulla parete esterna della chiesa di Santa Croce due maglie della catena che chiudeva il porto di Pisa, a memoria della disfatta dei pisani da parte dei genovesi; durante il Medioevo e per tutto il Cinquecento, Moneglia condivide le sorti della Repubblica di Genova, alla quale fornisce marinai e capitani, come in occasione della battaglia navale della Meloria del 1284. 1527, nasce a Moneglia il pittore Luca Cambiaso. 1828, un dipinto di Giovanni Migliara ritrae il poeta e librettista Felice Romani in barca davanti al castello di Moneglia, in compagnia di Vincenzo Bellini: si tramanda che avrebbero lavorato insieme alla stesura della “Norma” nella casa monegliese di Romani.

DA VEDERE

Due chiese e un oratorio I Genovesi nel XII secolo posero a difesa di Moneglia due fortezze: quella di Villafranca, a levante, fu distrutta durante l’ultima guerra e parzialmente recuperata una ventina d’anni fa; su quella di Monleone, a ponente, nei primi del Novecento fu costruito un curioso castelletto in stile Coppedè. Dall’alto della fortezza di Villafranca si vede chiaramente la struttura del borgo, stretto da un lato tra mare e collina, e dall’altro tra due campanili: quello della chiesa di ponente, San Giorgio, e quello della chiesa di levante, Santa Croce. Fino all’età moderna il borgo era diviso in due da un torrente, poi coperto, che separava nettamente i due quartieri, ognuno dei quali aveva la propria chiesa e il proprio cimitero. E ancora oggi si discute se sia più bella la chiesa di San Giorgio o quella di Santa Croce. Sullo stesso piazzale si trovano la casa in cui abitò e morì Felice Romani, poeta melodrammatico e librettista per Rossini, Bellini, Donizetti, e l’edificio più antico di Moneglia, l’oratorio dei Disciplinanti. Fondato presumibilmente intorno al X secolo, l’oratorio è internamente decorato con quattro strati di affreschi, recentemente restaurati, che vanno dal Duecento al Settecento. Intorno al castello di Villafranca, un giardino botanico mediterraneo accoglie i visitatori. Noi passiamo in rassegna tutte le piante: agave, ginestra, timo, cappero spontaneo, vite americana, gelsomino, canna, palma, glicine, finocchio selvatico. ( tratto dal sito http://www.borghitalia.it) Il territorio di Moneglia è percorso da una rete di sentieri che salgono dal centro verso i versanti a mare o all'interno verso i monti. Le scogliere di Punta Moneglia e Punta Baffe si raggiungono salendo dal borgo lungo percorsi dove il verde della vegetazione si specchia nel blu del mare. I monti Moneglia e Mezzema stanno a corona della baia e per raggiungerli si cammina, si pedala o si cavalca, immersi nell'aria pura, quel che ci vuole per ritemprarsi dalla fatiche diurne e notturne della vacanza marina. E' anche possibile partecipare alle escursioni naturalistiche guidate che in un paio d'ore conducono verso il monte Moneglia attraverso oliveti, pinete e boschi di castagno, oppure verso la torre di Punta Baffe o ancora verso il più lontano monte San Nicolao, 845 metri di quota, con belle viste sulla val Petronio, le alpi Apuane la cui vetta è sede di un insediamento preistorico ligure e dei ruderi di una chiesa romanica con "hospitale" per i viandanti. Gli amanti di emozioni più forti possono praticare il climbing sulle bancate di arenaria quasi verticali di punta Moneglia, oppure è possibile scendere dalle vette dell'entroterra appesi alle vele dei parapendii o praticare il surfing sui frangenti della "Secca".

DA GUSTARE

L'extravergine prodotto a Moneglia è olio a denominazione di origine protetta "Riviera di Levante" ed è prodotto dalle varietà di olive Razzola, Pignola, Lavagnina. Ha colore verde e giallo, odore fruttato maturo. Assolutamente da ricordare tutte le ricette che si creano e ben si sposano con l’olio come le nostre paste fresche, la focaccia, il pesto e le torte salate

REDAZIONE "gusta l'arancione" e "gusta il blu" - Via Gentile da Fabriano, 9 - 60125 ANCONA (AN) - Italia
Partners
© 2015, Redazione "gusta l'arancione" e "gusta il blu" - Tutti i Diritti Riservati
Torna ai contenuti